A decorrere dal 1° febbraio 2022 il termine per adire la Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo non è più fissato a 6 mesi, ma a 4(QUATTRO) mesi dall'ultima decisione del tribunale nazionale pronunciata in una causa, generalmente corrispondente a una sentenza della più alta corte del paese interessato. Questa nuova scadenza non è retroattiva: non si applica ai ricorsi per le quali la decisione interna definitiva è stata pronunciata prima del 1 febbraio 2022.
La modifica del termine per il deferimento alla CEDU risulta dal Protocollo n. 15 alla Convenzione, firmato e ratificato dai 47 Stati membri del Consiglio d'Europa. Il presente testo di modifica dell'Accordo è già entrato in vigore, ma prevedeva un periodo transitorio che scade il 1° febbraio 2022; è quindi da tale data che i ricorrenti ed i loro legali devono rispettare il nuovo termine per il rinvio alla Corte, in mancanza del quale il loro ricorso sarà dichiarato irricevibile.